martedì 16 settembre 2008

PER SEMPRE UN PO' DI CUORE TRISTEMENTE IMPEGNATO

Eccomi qui, per l'ennesima volta. E allora il sol fatto di aver cercato il blog caduto, poverino capita spesso, nel dimenticatoio è sintomatico di novità. E già. Mediamente penso molto. Ma quando il molto diventa terribilmente troppo e si trasforma in caos ecco il mio rifugio. Questo blog è come un contenitore. Il contenitore che amplia la mia mente nei momenti in cui, come ora, non riesco a tenere tutto dentro. E ora che sono qui e sto scrivendo vorrei parlare di tante cose. A volte quando si lasciano le cose per un pò poi si tende a dimenticarle... almeno a me capita così. Ho riletto qualche post vecchio e ho letto una frase che mi ha fatto star male. Qualcosa tipo "per fortuna solite certezze per quanto riguarda le amiche".. Eh che posso farci, io putroppo non mi faccio capace. Posso rassegnarmi, ma non posso dimenticare. Non me lo chiedete. C'è solo una persona che mi ha fatto in 24 anni star male come un cane. Ed è stata la persona che chiamavo amica. Della quale mi fidavo. Alla quale avrei dato tutto, anche di più di tutto. Se errore ho commesso non è stato voluto. Non è stato pensato. Non è stato cattivo. E quello che continua a tormentarmi è che dubbi non dovevano esserci sulla buona fede. E invece subito è diventata certezza. Io, che sono sempre stata disponibile. Io che ho voluto quell'amicizia. Che l'ho coltivata. L'ho nutrita. Ho trovato un muro. Un muro di ostilità, di inspiegato rancore, di rabbia. Pensavo di aver dato tutto,ho dato tutto; credevo non sarebbe mai finita e invece non è stato abbastanza. Non posso dimenticare il rifiuto ripetuto di un confronto. Io devo capire. Ho bisogno di capire. Non posso accettare le cose per definizione. Ho vissuto vari episodi che definirei dolorosi..ho perso amici a 20 anni, ed è stato difficilissimo accettare come si potesse morire tragicamente nel pieno della vita; sofferto per quelli che credevo fossero amori; avuto tanti momenti difficili in famiglia; superato un periodo molto brutto con la persona che da sempre e per sempre sarà la mia metà; ma questo è stato fino ad ora inaccettabile. Per chi crede smisuratamente nel concetto di amicizia non si può. Non posso accettare che sia andata così. Una parte del mio cuoricino sarà per sempre occupato da questa parentesi triste. Che poi parentesi triste non è stata. La parestesi è stata rassicurante. E' così che l'ho sempre pensata. E' stato l'epilogo molto più che triste. E lo porterò sempre dentro di me. Accompagnato da qualche lieto fine. Spero.

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